Ta Petite

Eleonora

Il 24 Gennaio 1985 nasce a Foligno Eleonora Lippi. Sin da piccolissima la madre nota in lei doti “particolari”, ed è così che inizia il suo percorso di danzatrice. Dal 2013 al 2018 è stata danzatrice professionista per la compagnia E.sperimenti Dance Company, sostenuta dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, con cui ha letteralmente girato il mondo.

Questo percorso artistico è andato di pari passo con una singolare passione per la matematica, che l’ha portata a conseguire una laurea in Statistica e a lavorare in questo ambito per una grande azienda di prodotti fitoterapici per ben 7 anni. Nel frattempo, accanto alla danza, ha coltivato la sua manualità. Ha iniziato cucendo a mano regali per i suoi amici e i loro bimbi, fino ad arrivare alla finitura dei cappelli in feltro da lei realizzati utilizzando vecchie forme in legno. Sua madre, notando che, tra tutte, questa era forse la sua passione più grande, ha deciso di regalarle una macchina da cucire per il compleanno.

Ed eccomi qua. Dopo 7 anni annichilenti di lavoro d’ufficio mi sono licenziata da un tempo indeterminato e mi sono letteralmente buttata senza paracadute nella mia attività, Ta Petite, che ha preso forma nel Settembre del 2014.

Continua comunque a dedicarsi alla danza, che ultimamente sta riscoprendo sotto nuove forme e in altre dimensioni. Dal 2016, infatti, pratica Acrobatica Aerea, nello specifico Tessuti e Cerchio. Tornata a casa, affondata nel divano e sommersa dalle coperte, si dedica poi agli altri grandi interessi, la musica, il cinema e gli amatissimi libri (soprattutto pop-up, illustrazione/design, graphic novel, manga e fotografia).

“Se dovessi descrivermi in breve direi che mi piace giocare, divertirmi e prendermi poco sul serio, cercare di vivere con leggerezza quando posso e circondarmi di cose belle e inutili. Sono super golosa, non ho mezze misure, adoro viaggiare, mettermi in discussione e provare a migliorarmi dove posso. Credo fortemente che l’energia sia un fatto concreto e amo circondarmi solo di persone e luoghi positivi, che facciano bene alla mia testa, al mio cuore e alla mia pancia. Adoro gli animali e credo nell’istinto, che conosco da poco ma che ora cerco di seguire il più possibile.
Non posso fare a meno del mare e del sole, che potrebbero rimettermi al mondo anche nella peggiore delle situazioni.
Ta Petite ed Eleonora sono la stessa cosa: “è così che viene fuori il carattere del brand e che riesco a tramutare in prodotto tutte le mie esperienze e il mio vissuto, comprese speranze, sogni e fantasticherie varie!”.

Mongolfiere

Dalla statistica “alla vita”. Ci racconti un aneddoto di questo cambiamento totale?
In realtà è stato il mio corpo, prima della testa, ad accorgersi che qualcosa non andava, che non potevo continuare a vivere (o non vivere) in quel modo, per cui ha cominciato a lanciarmi dei segnali molto chiari di malessere, tra cui un dolore alla pancia che mi rendeva intollerabile anche l’indossare i pantaloni! Finché un giorno, dopo 20 minuti che ero arrivata a lavoro senza la minima idea che sarebbe successo quello che è successo, ero già nell’ufficio del personale che mi stavo licenziando, ormai esausta. Vorrei solo essermene accorta prima e aver ascoltato il mio corpo un po’ di più, perché le conseguenze di quel malessere me le sto ancora portando dietro, fisicamente parlando! Quindi, consiglio appassionato e infervorato:

non calpestate i VOSTRI sentimenti, lasciate che la testa ascolti ciò che il cuore e la pancia le stanno dicendo, perché spesso la direzione da seguire è quella che indicano loro!

Perché il nome Ta Petite? Cosa significa?
Ta Petite racchiude tante cose: il francese per me è una lingua dolcissima e ha un suono che amo particolarmente; se penso alla Francia penso ai carillon, ai giochi vintage sgangherati ma pieni di poesia, alla Belle Époque, alle giostre di cavalli e alla musica di Édith Piaf dentro un café parigino (queste passioni romantiche le ho ereditate da mia madre!).

In più Ta Petite nasce dal mio sentirmi sempre “piccolina”, ho grossi problemi a vestire i panni di una trentaquattrenne quando mi sento ancora 6 anni! Amo gli abbracci, le coccole fino allo sfinimento e la mia casa sembra un’enorme stanza per giocare… in che altro modo avrei potuto chiamarmi? 😉

Carillon elefantino

Ta Petite non lascia nulla al caso: l’ispirazione Montessoriana, i tessuti biologici certificati GOTS, l’estetica,… come ti informi per le tue creazioni? Quali sono le tue fonti di idee?
La lettura è sicuramente la prima fonte di ispirazione per me: una delle mie più grandi passioni sono i libri illustrati (che molto spesso non sono solo per bambini!) a cui poi si accodano i libri di Bruno Munari, che spaziano dal design alla didattica in maniera folle e imprevedibile, cosa che amo particolarmente di lui. Naturalmente le cose si sono costruite mattone su mattone, prendendo piccole ispirazioni anche dalle cose più impensabili, tra cui il mio tic di dover toccare le cose per conoscerle e sapere che “effetto” fanno (dai tessuti, ai muri, a qualunque materiale mi trovi davanti). Assecondando la mia propensione per l’ascolto dei sensi e mettendomi nei panni di un bimbo, cosa che non mi riesce affatto difficile, do vita a giochi che secondo me potrebbero divertire la “piccola me”.

Tavola Tattile

Come nascono le tue creazioni?
Si parte dall’idea, mia o del cliente, perché punto molto anche sulla personalizzazione; seguono mille tentativi di disegno su carta o su iPad in digitale, che danno poi l’input per la stesura del cartamodello, una delle parti più complesse del processo creativo.
Dopodiché la strada per me è in discesa, nella scelta dei tessuti mi lascio completamente guidare dal momento e dal mio gusto personale, quindi è tutto molto facile e gustoso. Nel caso il prodotto sia commissionato mi confronto col cliente per capire se il disegno e i tessuti fanno al caso suo prima di procedere. Si passa poi al taglio, grande anti-stress per me (a meno che non debba tagliare km di stoffa tutta insieme, allora sale l’odio!) e poi il momento del ricamo e del cucito: la magia! Quando vedi la tua idea prendere forma piano piano l’eccitazione sale e vorresti fare tutto alla velocità della luce per vedere il prodotto finito il prima possibile!

Anelli dentizione

Ma la strada è quasi sempre abbastanza lunga e impegnativa, va fatta attenzione, vanno fatti mille test sulla resistenza del prodotto e delle cuciture (spesso doppie o triple) e il ferro da stiro si insinua qua e là per permettere una resa e una lavorazione migliore del tessuto. Finita la fase del cucito c’è, per molti dei miei prodotti, il momento dell’imbottitura, da personaggini piatti cominciano a nascere compagni di gioco in 3 dimensioni, il che è esaltan- te! Spesso ci parlo, se qualcuno mi sentisse penserebbe che non ho tutti i venerdì, ma mi viene naturale dire loro

“Ehi! Eccoci qua! Ben arrivato, ci siamo, sei proprio una meraviglia!”

Eleonora, Ta Petite

Poi c’è lo sdifettamento, quindi si tagliano tutti i fili in più, si controllano le cuciture, la forma, e tutto quello che riguarda la qualità.

Tricheco Bob

Che rapporto hai con il mondo dell’infanzia e perché ti dedichi totalmente ad esso?
Credo di aver già reso l’idea della mia indole, sono una “piccola me”, che continua a sbattere contro il mondo adulto quando vorrebbe solo essere ricoperta di zucchero filato e abbracciare orsi morbidi e giganti. Immagino sia un modo per rendere la vita più leggera e affrontabile! E poi quando guardo i bimbi giocare sono proprio curiosa, vorrei tanto ricordarmi cosa pensavo alla loro età e mi piace osservare le loro azioni e reazioni a quello che fanno e a quello che succede intorno a loro.

Balena Nala

Completa:
– Qual è uno dei tuoi primi ricordi di te da bimba?

Io che mi nascondo sotto lo stendino mentre mamma stendeva i panni al sole e ciucciavo le lenzuola bagnate che sapevano di sapone!
– Se tornassi bambina, vorresti…?
Tornare al giorno in cui a Gardaland vidi per la prima volta l’attrazione dei Corsari, ricordo che mi aveva scioccata ed esaltata per la bellezza, era stata una cosa incredibile per me! Ci sono tornata poco tempo fa ed è stato emozionante!
– Se incontrassi la te piccola, ora, cosa le diresti?
Domanda difficile… credo le direi che da grande potrà fare tutto quello che sogna, che non deve farsi influenzare da niente e nessuno perché ciò che ha in testa si può realizzare, non importa quanto difficile e lontana possa sembrare la meta. Sembra una cosa banale da dire, ma è importante che lo si sappia sin da piccoli per poter poi vivere come si desidera da grandi.

Asino Lalit

3 parole per descrivere Ta Petite.
Dolce, Naturale, Sensoriale.

Balene

Qual è il tuo personaggio preferito di Ta Petite?
Fino ad un anno fa avrei risposto Walt, l’alce, il mio primo primo disegno in assoluto per Ta Petite; ora, dopo aver introdotto lo zainetto a forma di Dinosauro, devo per forza dire che lui mi ha rubato il cuore! È buffo, dolce e coccoloso, è il perfetto riassunto del brand e quindi anche di Eleonora.

Alce Walt
Zainetto Dinosauro

Il personaggio che vorresti creare?
Nella mia testa non c’è tanto un personaggio preciso da voler creare, ma le sue dimensioni! Mi piacerebbe creare un pupazzo gigante, ma veramente gigante, non so perché ma ho una passione sfrenata o per le cose infinitamente piccole o per le cose infinitamente grandi!

Nuvola pioggia

Il fil rouge che caratterizza gli abitanti di Ta Petite è…
Quello che caratterizza gli abitanti di Ta Petite, a parte la dolcezza delle forme e i loro occhioni sognanti, è sicuramente il loro carattere, la loro indole. Nella mia testa sono tutti animali molto buffi, me li immagino muoversi in modo scoordinato, inciampare e sbattere il muso per terra, ognuno di loro ha dei tratti che lo distinguono, dei piccoli difetti che lo rendono “umano” e amabile: c’è chi è scontroso, chi è goloso, chi si sente profumatissimo pur non essendolo e chi è freddoloso ma vive al Circolo Polare Artico! Insomma, ognuno si ritrova ad essere una macchietta, che affronta il suo essere inadeguato con tranquillità e un pizzico di orgoglio.

Zainetto Volpe

In cosa credi fortemente?
Credo fortemente nell’istinto, che non sempre va ascoltato in maniera univoca, ma che ci parla chiaramente in certi momenti, e credo nell’energia delle persone e dei luoghi; una volta ero molto molto razionale e tutto questo era lontano da me, ma quando ho cominciato a dubitare e a mettermi in discussione, quindi ad aprirmi e ad ascoltare ciò/chi avevo intorno, la prospettiva è cambiata totalmente, in modo incredibile per me, tanto da essere ora fortemente convinta di cose che prima avrei “giudicato” impossibili.

E poi c’è un luogo dove lavori, Officine Fratti: accompagnaci in un tour (di parole) all’interno…
Officine Fratti è un polo creativo di 300 mq, siamo in 8 ad abitarlo, dopo aver vinto un bando, e siamo 8 realtà completamente diverse l’una dall’altra.
Le sinergie che si creano sono potenti e innovative e non c’è niente di più bello che condividere l’arte e la manualità con chi è tanto tanto diverso da te.

Lab

Infine, come va il tuo lavoro? C’è molta richiesta? Chi è il cliente tipo?
In questo momento, dopo quasi 5 anni di investimenti e tanta fatica, sto cominciando a raccogliere i frutti, le cose stanno andando bene, anche se avere una partita iva mette sempre in grosse difficoltà chi non ha delle entrate davvero consistenti! Ma stringo i denti e non mollo, perché quello che ho costruito è grande e non voglio rinunciarci per niente al mondo!

Ta Petite nei social:
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