B&B La Scuola

La Scuola

Al 17esimo tornante, quello di piazza Campana, a Lusiana, sull’Altopiano dei Sette Comuni, la si scorge su, in alto. La scritta è lievemente sbiadita dal sole e dalle intemperie, ma ancora ben leggibile: Scuola Comunale.

Al suo esterno un giardino provenzale, sedie e tavolini dai colori pastello che non attendono altro che gli ospiti, all’interno lavagne e gessi, cartine dell’Italia politica, mappamondi, banchi di legno e cartelle anni ’50, abachi e pagelle dell’anno scolastico ’42/’43.

giardino
Il giardino della scuola

Sergio Endrigo risuona di sottofondo e sulla scala che porta ai vari piani si diffonde profumo di muffin al grano saraceno appena sfornati per la colazione del giorno dopo. Siamo al Bed & Brunch La Scuola Guesthouse, un luogo d’altri tempi, dove tuffarsi in un’atmosfera rétro e… mangiare e dormire tra banchi di scuola.

Scienze
La camera di Scienze, al piano terra

Ad accoglierci Valeria Carfora, sorrentina, e Marco Baldan, veneziano: i due proprietari che da Mogliano Veneto (Tv) si sono trasferiti nel territorio altopianese. Parliamo di questo sogno divenuto realtà proprio con Valeria, una formazione allo IED a Roma e Milano, un lavoro da grafica pubblicitaria sia tradizionale che su web, una collaborazione decennale su questi fronti con il compagno Marco, proprietario di un’azienda che si occupa di servizi internet per il turismo, e un presente da gestore, assieme a lui (la collaborazione continua, in una nuova forma), di uno scrigno prezioso.

Marco e Valeria
Marco e Valeria, i due proprietari del B&B La Scuola Guesthouse

Valeria, raccontaci come è accaduto il tutto: quando avete incrociato, nella vostra strada, l’edificio che fu Scuola Comunale di Luisana?
Sin da quando io e Marco abbiamo iniziato a lavorare assieme, quasi 20 anni fa, c’era l’idea di gestire una cosa tutta nostra. Ci siamo, così, messi a cercare pigramente in zone collinari, esplorando la Pedemontana veneta. Dal nostro appartamento di Asiago un giorno abbiamo deciso di scendere dalla parte di Lusiana, zona poco frequentata. Ci siamo fermati al tornante dove si erge maestosa la campana di Piazza Campana, una torre che sembra essere uscita da un cartone animato.

campana

Da lì si scorge un panorama mozzafiato che abbraccia le zone di Breganze, Bassano e, nelle giornate limpide, addirittura Venezia. Ci siamo guardati attorno e, sulla ringhiera della scuola comunale, sventolava il cartello “Vendesi”. Guardando l’edificio, particolare e diverso dagli altri, io e Marco ci siamo interrogati, incuriositi sul suo “ruolo passato”. Siamo entrati nel negozio di alimentari lì di fronte e abbiamo scambiato quattro chiacchiere con la signora per capire qualcosa in più su questa struttura. In quel momento abbiamo scoperto che si trattava della scuola di paese.

Siamo entrati nel cortile, ci siamo seduti su una panchina di plastica ed è stato amore a prima vista.

Abbiamo immediatamente telefonato all’agenzia immobiliare e la mattina stessa eravamo ad esplorare gli interni. In una settimana abbiamo deciso di comprarla. Io qui ho potuto sfogare la mia passione per l’arredo d’interni, mentre Marco ha messo in pratica la sua formazione in ambito web/turismo.

Il 31 maggio 2013 abbiamo aperto le porte del B&B La Scuola Guesthouse

lavagna

Da quale intuizione è nato il B&B La Scuola?
Io e Marco abbiamo viaggiato tanto in Francia. Io ho madre francese e adoro questo Paese. C’era l’idea di aprire una struttura di charme, come sanno fare bene loro, i francesi, ma il rischio era quello di rimanere su uno stile “troppo” shabby chic. Quando abbiamo scoperto che l’edificio che ci aveva colpito cuore e mente era una scuola, è maturata in noi l’idea di conservare il concept.

squola

Del resto, la scuola è un tema universale, interessa tutti: non ha età, piace ai bambini, ai giovani, agli adulti…

cartelle

Non è stata immediata l’intuizione, ma nel giro di poco tempo si è accesa la lampadina. Mi stuzzicava l’idea di arredare con uno stile che non fosse troppo lezioso, ma più industriale-allegro. Si è così scatenata la ricerca di materiali e oggettistica: dai mercatini d’antiquariato (es. Piazzola sul Brenta) al Negozio Mondo di Asiago, alle ditte di arredo nuove che si ispirano allo stile scolastico.

arredo

Quali sono stati i passaggi compiuti fino ad arrivare dove siete oggi?
Abbiamo contattato un architetto paesaggista conservatore di Dueville trasferitosi a Merano, un professionista improntato alla ristrutturazione ecologica. È entrato subito in sintonia con noi. E poi abbiamo scelto di lavorare con imprese locali, perché desideravamo che il progetto fosse uno spunto per gli altri, un incoraggiamento a riprendere in mano le vecchie case e farne qualcosa. E devo dire che un po’ ci siamo riusciti.

entrata

Come avete pensato gli interni?
La suddivisione delle stanze è stato un lavoro di squadra tra me e l’architetto, mentre l’arredo, i colori alle pareti e i nomi delle camere sono opera mia.

Esistono simili esempi in giro?
Ci sono altre vecchie scuole trasformate in ristoranti o attività ricettive che non hanno, però, sfruttato il tema originario.

Quali sono stati i più bei complimenti ricevuti ad oggi?
Al di là dei complimenti degli ospiti, ciò che più mi ha dato emozione, negli anni, sono stati gli ex alunni, coloro che oggi hanno più di 80 anni, felicissimi del recupero di un edificio custode di tante memorie. Alcuni di loro ci hanno fatto da testimonial, uno su tutti Gino. Ora non c’è più, ma in passato si metteva sulla panchina fuori dalla scuola, vestito di tutto punto, con le bretelle, per dare il benvenuto – rigorosamente in dialetto veneto – agli ospiti.

Oggi quello che ci viene maggiormente riconosciuto è il saper raccontare gli anni della scuola con ironia, allegria, romanzando il tutto.

Valeria, qual è la tua camera preferita?
Scienze, senza dubbio. È venuta bene, ha dei colori pazzeschi, una luce incredibile, ha l’accesso al giardino, si vedono i fiori.

La tua materia preferita a scuola?
Geografia.

geografia

La materia: ritenta e sarai più fortunato?
Storia, non era il mio forte.

Che voto vi dareste per questo progetto?
Non mi do voti, soffro la sindrome dell’impostore. Diciamo che darei un buon voto.

voto

Non solo bed, ma anche brunch: che scelta avete fatto dal fronte nutrizione?
Chiaramente optiamo per prodotti del territorio. Andiamo a cercare i formaggi nelle malghe, serviamo il burro di Brazzale o di De Paoli, lo yogurt di Malga Verde – Fattoria Cortese o del Caseificio Pennar, succo di mele di Lusiana, speck di Asiago. Io, poi, faccio sempre dei dolcetti, e porto sulle tavole le marmellate e la Nocciolata di Rigoni di Asiago.

Novità in arrivo?
Vorremmo allargare l’offerta, non come camere, ma come servizio, cercando di proporre un posto dove acquistare buoni prodotti, ma siamo ancora in fase embrionale.

lavagna

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