Giacomo è Alter James. Alter James è Giacomo.
Alter James si serve di Giacomo per trarre ispirazione da situazioni di quotidianità. Giacomo, viceversa, utilizza Alter James per elaborarne i concetti e trasformarli in arte. Ecco perché i suoi pezzi musicali non peccano mai di originalità… essere “real” è la vera novità.
Bello, dalla faccia pulita, pur cantando la musica della contestazione Giacomo Riccardi sceglie già dal nome d’arte da che parte stare: se stesso e la trasparenza. “Alter James” infatti non è altro che la nostra parte più vera, che, paradossalmente, deve essere “altra” per gridare davvero ed essere riconosciuta.
Si affaccia al mondo della musica a soli 18 anni, lavorando negli studi di registrazione di una etichetta indipendente genovese fino a diventarne socio. Sette anni di background e molti singoli alle spalle oltre a numerosi featuring, che da sempre descrivono e interpretano i giovani e la società. Lo abbiamo raggiunto con qualche domanda per esplorare il suo universo più intimo.
Giacomo, sei nel mondo della musica dal compimento della maggiore età. Come ci sei arrivato?
È nato tutto per caso. All’inizio ci credevo solo io, poi sono arrivati i primi riscontri veri, ed è lì che è inizata l’ascesa.
Ho cominciato a sentire l’esigenza di crescere, di migliorare, e ancora oggi ogni volta che credo di aver raggiunto il massimo delle mie potenzialità, capisco di essere solo all’inizio e di poter dare ancora moltissimo. Nemmeno immagini quanto… nessuno può.
Devo dire grazie alla mia tenacia se sono arrivato fin qui.
Non amo etichettare stili / musica / cantanti, ma se dovessi descrivere in una frase la tua musica, come la definiresti, musicalmente e contenutisticamente parlando?
Di recente ho coniato un termine per provare a definire ciò che faccio, perché mi rendo conto non sia proprio facilissimo a primo impatto: io non faccio rap, ne pop, faccio “hip-pop”.
Il mio obiettivo, oltre a fare incazzare i puristi, è quello di creare un legame logico tra la realtà di strada e la musica popolare.
“Sto bene” rappresenta in pieno questo concetto.
Ti concentri, nei testi, su giovani e società. Come li vedi attraverso le tue canzoni?
I giovani hanno bisogno di essere capiti, niente di più.
L’adulto medio critica il giovane, perché secondo la sua opinione si veste male, frequenta persone poco raccomandabili e ascolta musica senza senso, dimenticandosi che ai tempi in cui è stato giovane lui, gli adulti dell’epoca avanzavano stesse critiche…
Il vero problema della società è non saper accettare la società.
“Una musica può fare…” tanto per citare un collega (Max Gazzè, ndr). Cosa può fare, per te, “una musica”?
Per me ha già fatto moltissimo; è stata davvero la mia salvezza e penso di poter parlare a nome di tante altre persone.
Una musica può fare… stare bene!
Sei genovese, il video di “Sto bene” è girato a Genova. Insomma, quanta Genova c’è nella tua musica? E tu che rapporto hai con la tua città? Quanto ti ha dato e quanto le stai dando?
Genova la si ama e la si odia contemporaneamente.
Genova è gioia e dolore, ma è la mia città, la mia storia e io parlo spesso di me nella mia musica. Il video di “Sto bene” è un omaggio a “lei” e una rappresentazione cronologica del mio percorso umano, ancora prima che artistico.
L’anno domini 2020 ci ha insegnato a non fare previsioni a medio / lungo termine, per questo ti chiedo di guardare poco più in là (al 2021… che arriva velocemente): cosa ti aspetti dal 2021, sia per te, che per la tua musica, che per la società?
La speranza più grossa è quella di tornare alla normalità quanto prima. Abbiamo tutti un estremo bisogno di tornare a vivere.
Questo è il momento più duro probabilmente, serve tanta forza interiore e tanto coraggio…
Per quanto riguarda la musica, ho grosse aspettative e tanta carne sul fuoco… state pronti!
Giacomo, come stai? “Stai bene”?
Sto bene! Sto bene!
Alter James nei social:
– Youtube: https://bit.ly/3klELWE
– Facebook: https://bit.ly/32D2ziQ
– Spotify: https://spoti.fi/35w8tnP