La mamma cinofila

mamma cinofila

Vicentina, classe ’88, Federica Sgarbossa è “ai più” conosciuta come La mamma cinofila, perché aiuta le mamme a gestire cani e bambini nella vita di tutti i giorni. Da 10 anni nella cinofilia, si è resa conto che mancava una figura ad hoc.

“Molti colleghi si occupano solo di cani, altri di bambini, io ho capito che serviva una figura di riferimento per tutte quelle donne che si trovano ogni giorno a dover gestire casa, figli, lavoro e cane”.

Come semplificare la vita ad una mamma di un bimbo peloso e non?
La risposta è, appunto, la mamma cinofila, nata per dare sostegno, supporto a tutte le mamme che non vogliono rinunciare al loro cane, a passare del tempo con lui e i loro bimbi, perché oberate di cose da fare.

La mamma, non mi stancherò mai di dirlo, è l’arbitro nella relazione tra bambini e cani.

Federica, da dove nasce la passione per i cani?
Da quando sono piccola ho sempre saputo che avrei fatto questo nella vita. I miei genitori si sono separati molto presto, e io passavo ore e giornate con i cani dei miei nonni, dove trascorrevo la maggior parte delle mie giornate.
Trovavo in loro affetto, gioco, amore. Sono stati il mio “oggetto transizionale” per superare molti momenti difficili della mia vita, loro ci sono da sempre e per sempre! Voglio che le persone imparino a comprendere questo fantastico animale, speciale e dalle mille potenzialità.
Per questo faccio il mio lavoro con passione, studio e determinazione. I cani mi hanno dato tanto, si donano a qualsiasi persona, adesso voglio che più persone riescano a comprenderli e interpretarli.

Perché hai focalizzato la tua attenzione sul rapporto cane/famiglia?
Perché quando ci sono bambini in casa, la faccenda per la coppia si complica: doppio lavoro da fare. E spesso i cani soffrono questa situazione, in particolar modo se il cane era già presente prima dell’arrivo dei bimbi. Io rendo consapevoli le persone di quello che accadrà.
Invece per chi ha bambini e vuole ampliare la famiglia, deve capire da subito che il cane va rispettato, ha le sue esigenze, i suoi bisogni, e ha bisogno di regole. Il rapporto bambino/cane va strutturato e organizzato, non improvvisato!

Si fa un gran parlare di Pet Therapy. Ci puoi spiegare – “una volta per tutte” – in cosa consiste e i benefici concreti?
La Pet Therapy è un accompagnamento alla terapia vera e propria che un utente deve seguire per diversi obiettivi. L’animale, in questo, aiuta la persone a sbloccare determinate situazioni. Si parla di Pet Therapy quando c’è una vera e propria équipe (educatore, psicologo, referente di progetto, coadiutore del cane, psichiatra ecc) che costruisce un progetto su misura per questa persona, con obiettivi specifici.
Quando si parla, invece, di progetti nelle scuole, case di riposo, centri diurni… la maggior parte delle volte ci si riferisce a progetti educativi assistiti o attività assistita con gli animale. Il discorso è comunque molto ampio e articolato.

C’è richiesta di tue consulenze?
Sì, c’è una richiesta sempre maggiore delle mie consulenze, perché molte famiglie – con l’obiettivo di “allargarsi” – vogliono preparasi al meglio, anche correggendo qualche diffettuccio del loro amico a 4 zampe che, fino ad oggi, non si sono preoccupati di modificare.

Cosa chiede soprattutto chi si rivolge a te?
Spesso chi si rivolge a me ha un cane ansioso, morboso, geloso, attacato alla proprietaria, a cui non piacciono i bambini, magari con un passato difficile, quindi insicuro.

Ci dai un consiglio per preparare il cane all’arrivo di un neonato?
Il mio consiglio è quello di mantenere sempre la stessa routine o variarla nei limiti del possibile per quando nascerà il neonato.

Ci sfati un po’ di “miti” sul binomio cane/neonato?
Far annusare pannolini e tutine del nuovo arrivato al cane non serve a nulla. L’importante è coinvolgere il cane nella nuova vita da mamma, mantenergli le stesse abitudini, presentargli il nuovo membro quando è tranquillo, sul divano, facendoglielo annusare e conoscere (chiaramente il cane non deve avere problemi di tipo comportamentale).

E un consiglio per scongiurare il morso del cane ai bimbi? È bene crere una zona che chiamo time out. Ne parlo spesso nelle mie storie e nei miei post: si tratta di un luogo positivo per il cane, dove i bambini non possono disturbarlo, in cui lui si sente sicuro e protetto, dove può riposare tranquillamente.

Da mamma (io) a mamma (tu): come gestisci una casa, un lavoro, 2 bimbi e un cane?
Alla mattina preparazione bimbi, passeggiata per il cane, lavoro con consulenze, pulizia della casa, altra passeggiata prima di recuperare i bimbi a scuola, li accompagno alle attività, qualche sera ho consulenze anche per mamme di soli bimbi pelosi che si affidano a me, ma che la mattina o il pomeriggio lavorano, sabato mattina al mio centro cinofilo Dogs 4 Fun a Dueville, in provincia di Vicenza. Oltre a tutto questo, scrivo post e articoli per tenere sempre aggiornati i social. Non è facile, ma è la mia passione e la trasmetto ogni giorno alle famiglie che seguo!

Completa:
– il cane ideale per i bambini (uno che li accompagni, con la sua presenza, da quando sono piccoli):
il cane ideale esiste per ogni famiglia, ognuna ha il suo, in base alla sua routine, stile di vita, orari, spazi in casa, numero ed età dei figli. L’importante è essere consapevoli di che tipo di famiglia siamo: attiva? Sedentaria? Socievole? Introversa? Abitudinaria? Da lì si parte per capire il cane giusto. Comunque è fondamentale avere tempo, o crearselo!
– Il cane ideale per un libero professionista: non esiste. O meglio, se lavora da casa sì, ma se è fuori la maggior parte delle ore, no. Il cane vuole attenzioni e ha bisogni chiari. Se non vengono appagati sviluppa problemi comportamentali.
– Il cane per chi ama lo sport: meticci, husky, cani da pastore, da caccia, cani longilinei, con articolazioni leggere per camminare, fare movimento.
– Il cane per un anziano: un animale da compagnia, meticcio, di piccola taglia, ma non è detto che questi siano poco reattivi, anzi. Un cane magari di una certa età sarebbe meglio, ma comunque senza problematiche. Semplice da gestire, non un cucciolo attivo.

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