Giusmìn

Giusmìn

Francesco Rossi è una persona che condivide con Capolettera un’esigenza, quella di raccontare. Non importa come, con che mezzi e quali canali.

Francesco nasce sull’Isola della Donzella, alla foce del Po. Da bambino è la natura che lo circonda che più ama descrivere. A 18 anni lascia il Delta per studiare a Trieste. In quella fase i suoi racconti parlano di maturazione e di sentimenti. Al termine degli studi arrivano il mondo del lavoro, Milano, le sfide da affrontare, la volontà di integrarsi e quella di rimanere fedeli alle proprie origini. E così, dopo anni spesi al servizio di grandi aziende del mondo della moda, Francesco sceglie di dare vita a Giusmìn Tea Lab Milano, per assecondare una passione che lo accompagna da molti anni, e per regalarsi la possibilità di raccontare il suo mondo attraverso un elemento tanto semplice quanto affascinante: il tè.

giusmìn

Francesco, come ti sei avvicinato al mondo di tè e tisane e perché hai fondato una realtà dedicata esclusivamente a queste bevande? Cosa hanno di speciale?
Bere una tazza di tè è un gesto che non è mai mancato nella mia famiglia durante la stagione fredda.

Un vero momento di pausa, in cui tutta la famiglia si radunava attorno ad un piatto di biscotti, ciascuno con la propria tazza fumante.

Non ho mai dato un significato sentimentale a questo rituale fino a quando non sono andato a vivere da solo. Nei primi periodi fuori casa, mettere l’acqua sul fuoco, riempire la teiera e degustare un tè mi faceva sentire a casa, anche se attorno a me nulla era familiare.
Però il vero avvicinamento al mondo del tè in foglie è avvenuto nel 2006, quando ho lavorato per un periodo in un negozio con sala da tè di Milano. Solo in quel momento ho iniziato ad apprezzare la complessità di questo mondo, e anche a subirne il fascino.

Rossi

Come continui a stare al passo con questo mondo?
Ora che il tè è diventato la mia professione è inevitabile continuare ad aggiornarmi. In passato ho seguito corsi di sommelier del tè. Ora spendo molto tempo nel selezionare i prodotti per la mia bottega, facendo molta ricerca, contattando produttori e distributori. La ricerca e la selezione sono estremamente complesse e, oltre alla fase dell’assaggio tecnico, è necessario tenere sempre a mente quelle che sono le richieste del proprio pubblico, senza lasciarsi trascinare dal proprio gusto personale. Cerco di osservare anche gli altri addetti ai lavori del mio settore, anche se devo ammettere di trovare più ispirazione da altri mondi, come quello della ristorazione, così come dal settore della cosmetica e della profumeria. Ogni attività che riguarda il mondo dei sensi è per me fonte di ispirazione.

tè

Ma cosa è concretamente un Tea lab?
Non posso rispondere a questa domanda, ma posso dire cosa sia Giusmìn Tea Lab Milano. È un luogo intimo e raccolto, dove si ascolta e si racconta, e dove le esigenze del cliente sono al primo posto. Da Giusmìn il cliente non deve necessariamente sapere cosa vuole acquistare.

Da Giusmìn l’esperienza di acquisto inizia di fronte a una parete sensoriale, dove è possibile visionare e annusare i prodotti ma, soprattutto, dove ci si confronta.

Quanto Oriente c’è in Giusmìn? Quanto Veneto e quanta Lombardia?
Ottima domanda. Nell’essenza di Giusmìn c’è pochissimo Oriente, a parte l’origine di molte delle materie prime. Amo trattare il tè come un alimento, come qualcosa che fa parte del nostro quotidiano, e lo descrivo in maniera semplice e diretta, appellandomi ai sensi di chi ascolta e usando esempi e ricordi. Raramente parlo di tradizioni e cerimonie di culture lontane. Per parlare di una cultura o di origini è necessario aver vissuto direttamente determinate esperienze. Sotto questa prospettiva il Veneto e la Lombardia entrano molto più di frequente nei racconti in bottega. Adoro raccontare dove sono nato, e il pubblico di Milano è spesso sorpreso quando racconto di essere nato in un paese di 300 abitanti, e che a scuola in classe con me c’erano solo due bimbi della mia stessa età, così come quando racconto che per frequentare le scuole superiori era necessario svegliarsi con più di due ore di anticipo per poter raggiungere una scuola a 50 km di distanza.
Quando si parla di tè non trascuro nemmeno di raccontare gli anni passati al servizio di grandi aziende a Milano.

So perfettamente che non è facile trovare il tempo per una pausa con una tazza di tè quando si è al lavoro, e la mia sfida è insegnare come farlo nel modo più semplice e soprattutto educare il pubblico al benessere che una pausa può dare.

tea lab

“Tè su misura”: ti senti un po’ psicologo e un po’ “alchimista”?
Psicologo o alchimista non sono esattamente le espressioni che userei. So per certo che la parte più importante del mio lavoro è l’ascolto del cliente. Un aspetto che spesso mi sorprende è che in molte occasioni il pubblico non sa descrivere cosa vuole, o cosa gli piace. Trovare il prodotto perfetto per ogni cliente è l’obiettivo, ma la sfida più grande è saper trovare le giuste domande.

Completa:
– infusione a freddo: sogno o realtà?
Per quel che riguarda la mia personale esperienza assolutamente realtà! All’inizio ero scettico, ma se penso a quello che sono riuscito a fare in soli due anni di attività, sono molto ottimista. Non solo i miei clienti mi seguono bevendo tè infuso a freddo in primavera ed estate, ma si spingono seguendo suggerimenti come quello di usare il tè come base di aperitivi e cocktail e come abbinamento a tavola come si farebbero con un vino.

– La tua miscela preferita
Fra i tè puri il mio preferito è un tè nero di Taiwan, Red Jade. Per questa produzione si usano solo foglie morse da una cavalletta, selezionate e raccolte a mano. La foglia per cicatrizzare sviluppa degli enzimi che danno al tè delle note aromatiche uniche! Parlando di miscele, invece, la mia preferita è sicuramente rossetto & cioccolato, il primo tè nero aromatizzato di Giusmìn, sviluppato ancora prima di aprire la bottega.

miscela

– Il tè per una serata invernale
Di sera sicuramente un prodotto senza teina come Starlight, un rooibos rassicurante e goloso agli agrumi, spezie dolci e una nota di vaniglia. Quando lo descrivo non posso fare a meno di parlare di coperte, coccole, buoni libri, film e serie tv.

– Il tè “delle 17” con l’amica/o di sempre
La mia amica di sempre è golosa, e per questo berrei un tè nero aromatizzato perfetto per valorizzare colazioni e merende dolci, come Dote di Giunone, un tè nero all’arancia rossa, con scorzette d’arancia e pistilli di cartamo.

– Il tè… per far felici i più piccoli
Su questo non ho dubbi, perché sono proprio loro a darmene conferma. Si tratta di un prodotto senza teina, Saturne, un rooibos verde con un delizioso aroma naturale estratto dalla polpa della pesca tabacchiera. Dolce e fresco. Amo far scegliere i prodotti direttamente ai bimbi, senza il filtro dei loro genitori. Molto spesso hanno le idee chiarissime, e senza ombra di dubbio i loro sensi sono ancora vigili e attenti, molto di più di quelli di mamma e papà.

– La tisana più audace e innovativa tra le tue proposte
Parlando di prodotti senza teina, sicuramente una proposta audace è Espresso corretto, che abbina rooibos all’aroma di caffè e a quello del rum, con aggiunta di note golose date da uvetta, scorza d’arancia, mela tostata e guscio di fava di cacao. Però personalmente il mio amore più spassionato è per Belladentro, una tisana quasi esclusivamente a base di cime di stregonia greca di montagna, un elemento raramente usato nelle tisane, che ha un sapore unico e speciale.

– Il tè più scenografico
Sono molte le miscele estremamente seducenti e attrattive. Tutte quelle che includono elementi come spicchi di agrumi e anice stellato sono davvero scenografiche, ma la mia preferita è Sunny, un tè verde al pompelmo con chips di carota disidratata vivacissime, cubetti di zucca e scorzette d’arancia.

tea lab

– Il tè che deve ancora essere creato

Giusmìn significa gelsomino nel dialetto dell’isola in cui sono nato. Sino ad ora non mi sono sentito di sviluppare una miscela in cui il gelsomino è protagonista, ma vorrei presto abbinare l’unicità di questo fiore a cui sono tanto legato a qualche ricordo per creare un blend unico e distintivo, così come è successo per altri tè come rossetto & cioccolato, Sunny e Caleri.

Avete ceduto alla tentazione delle box, ricreandone di “gustosissime”. Cosa troviamo al loro interno e… a chi le consigliate?
Le nostre box e selezioni sono davvero tante. Inevitabilmente mi sento di consigliare la Box Imperdibili, che contiene tre fra i prodotti più amati:
– rossetto & cioccolato, tè nero al lampone, mirtillo e fava di cacao, seducente e goloso;
– Sunny, tè verde fresco e solare, al pompelmo dolcificato con cubetti di zucca e carota, una dose di buonumore;
Green Ginger, la tisana allo zenzero con eucalipto, scorza d’arancia e verbena, buona in qualunque momento della giornata.

Chi è il cliente tipo che entra nel tuo negozio o ti contatta?
Un aspetto che contraddistingue Giusmìn è di avere un pubblico molto eterogeneo. Spazia davvero dai 16 gli 80 anni, anche se la maggior parte dei nostri clienti è molto giovane.
Il nostro canale di maggior contatto è sicuramente Instagram, seguito poi dalla nostra newsletter.
Un aspetto di cui vado fiero? La nostra prima fonte di pubblicità è il passaparola spontaneo!

Cosa sogni per Giusmìn?
Attualmente Giusmìn è una realtà intima in cui i clienti sono protagonisti appagati e sempre curiosi, pronti a condividere e ad allargare una comunità di appassionati di prodotti di qualità, attenta al piacere e alla soddisfazione. Il mio desiderio è che questo continui.

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