Simona e Marina. Figlia e madre. Dal sociale alla… caffetteria.
Sono Simona e da appena tre mesi ho deciso con mia mamma Marina, il mio braccio destro, di intraprendere questa nuova avventura che porta il nome di Caffè 1640.
Arriviamo entrambe dal mondo del sociale: io dall’educazione prima infanzia, mia mamma dall’assistenza familiare.
Simona Bessega e Marina Zamattio, di Spinea (Venezia), hanno deciso di “stravolgere” i piani della loro vita e lanciarsi nel mondo della “caffetteria-street” con Caffè 1640, un “bar – food truck”, una “caffetteria on the road” che porta in varie zone della provincia di Venezia caffè caldi, profumati e dolci artigianali.
Un cambio di vita repentino. Incuriosita, me lo faccio raccontare.
Cosa vi ha portato a mollare tutto e recuperare un furgoncino per farci colazioni (e non solo)?
Questa nostra nuova avventura è nata per puro caso, dopo aver visto il nostro magnifico furgone abbandonato sotto un portico a Parma, un furgoncino che è piaciuto follemente ad un nostro amico amante delle due e quattro ruote, che ha voluto acquistarlo per poi restaurarlo completamente. Le linee eleganti del mezzo secondo noi potevano prestarsi solo ed esclusivamente al mondo della caffetteria e del dolce, mondo peraltro che mia mamma e io adoriamo, e così – un po’ per caso, un po’ per gioco – il progetto si è via via sempre più concretizzato.
Perché “Caffè 1640”?
La scelta del nome non è altro che un richiamo storico, perché il 1640 fu l’anno in cui, a Venezia, venne aperta la prima caffetteria in cui ci si poteva sedere e consumare e, anche se da noi questo ancora non si può fare, siamo il primo truck che si dedica al dolce e, soprattutto, al caffè di torrefazione.
Il vostro è un lavoro “on the road”:
- come scegliete le tappe?
Come la maggior parte dei food truck, anche noi siamo itineranti ed è proprio la scelta delle tappe l’aspetto più complicato e allo stesso tempo importante di questo tipo di lavoro. Il nostro furgoncino “Caffè 1640” si aggira nella provincia di Venezia e trovare le zone giuste è stata una vera impresa! Devono essere punti di passaggio, di movimento e possibilmente soggetti a visibilità, ma allo stesso tempo periferici come richiesto dalle normative vigenti. Devo dire che ormai abbiamo definito buona parte dei giorni della settimana, permettendo di dare continuità ai nostri clienti che, fortunatamente, apprezzano moltissimo l’idea dandoci soddisfazioni sempre nuove. - e come le comunicate queste tappe?
Grazie ai social e alle nostre pagine Facebook e Instagram, stiamo riuscendo a farci conoscere ogni giorno un pochino di più, pubblicizzando tappe e prodotti. Tutti i primi clienti che abbiamo avuto accompagnavano la colazione ad una foto. Se avessimo chiesto 1 euro a tutti coloro che l’hanno fotografato e che ancora continuano a farlo, a quest’ora saremmo ricchissime
Cosa amate particolarmente preparare e servire?
Cerchiamo di garantire loro prodotti artigianali, freschi, originali, accompagnati da un favoloso caffè di torrefazione che abbiamo scelto noi dopo aver partecipato ad un corso fatto in Calabria nella torrefazione Canizzaro.
È possibile anche “noleggiarvi” per eventi?
La qualità dei prodotti e i nostri sorrisi stanno facendo sì che le persone tornino con regolarità, alcune anche contattandoci privatamente per eventi o feste private.
Ringraziamo Capolettera per averci permesso di presentarci e parlare di noi e del nostro “dolce” furgoncino.